Passai sotto lo scanner diverse foto di famiglia ( di mio marito) che, ingiallite dal tempo, mi rammentano volti o anche solo nomi.
Delle persone ritratte nell’immagine due son morte; ero molto affezionata alla vecchina, nonna Lina, la madre di mia suocera.
Una donna di altri tempi, Angela era silenziosa nel dolore immane di aver perso un figlio a 20 anni, partigiano e medaglia d’oro trucidato nelle Lagne dai fascisti
L’ ultima, la più giovane, è la sorella della mia defunta suocera; ora in demenza senile e chiusa in una clinica.
Mi rende triste saperla così.
Zia Lucietta, sposatasi tardi, ha cresciuto mio marito e suo fratello, anche lui scomparso per una malattia inguaribile.
E penso alle parole del Vangelo: “Vegliate perchè non sapete nè il giorno nè l’ora!”.
Non le penso in modo drammatico, ma come battistrada per capire cosa sia importante e cosa sia superfluo.
Quanto l’amore vinca su tutto…come i cari che ci hanno lasciato fisicamente, ma che hanno depositato nei cuori, nelle nostre vite e nella mente tesori in quanto testimonianze di un indefettibile amore..
L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
Il suo ricordo ci accompagnerà per molto tempo.
Oggi con un rito essenziale l’abbiamo salutata.
In questa foto avrà avuto una trentina di anni.
Auguro a tutti di avere in famiglia una presenza positiva come la zia di mio marito.
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